Carissime e carissimi,

avete mai sentito parlare di science capital, o capitale scientifico? Ebbene, possiamo immaginarlo come uno zaino che contiene tutte le conoscenze, le opinioni e i vissuti che ognuna e ognuno di noi accumula nella sua vita sulla scienza, sul ruolo che svolge nella società, sulle sue applicazioni, e così via.

La metafora è di Louise Archer, una sociologa inglese che ha introdotto questo concetto – ispirandosi al capitale sociale di Pierre Bourdieu – e tuttora fa ricerca in questo ambito. I risultati più recenti del lavoro di Archer e dei suoi colleghi convergono nel rapporto Aspires 2, che mostra come la scarsa propensione agli studi scientifici nei ragazzi e nelle ragazze non sia determinata da mancanza d'interesse, ma da pesanti disuguaglianze sociali, di genere e di etnia. Disuguaglianze che vanno contrastate con logiche inclusive, per arrivare a ciò che questi studiosi chiamano "social justice”.

Altre ricerche, negli Stati Uniti e nel mondo, stanno poi evidenziando che, nella costruzione del capitale scientifico, è fondamentale il ruolo degli insegnanti, che possono favorire o meno la crescita dell'autostima nei giovani, i quali possono quindi avere più o meno fiducia nella possibilità concreta di acquisire competenze scientifiche. Altrettanto rilevante, infine, è il coinvolgimento diretto delle scienziate e degli scienziati nei progetti educativi.

Questi fattori non sono rilevanti solo in ambito scolastico, ma anche in contesti come i musei. Nel Regno Unito, ad esempio, lo Science Museum Group ha adottato una metodologia incentivante, inclusiva e non discriminatoria per ampliare il numero di persone che si avvicinano alla scienza e alla tecnologia.

Noi di Fondazione Golinelli siamo impegnati da oltre trent'anni nella diffusione della cultura scientifica, con attività laboratoriali, multidisciplinari e inclusive, rivolte alle scuole di ogni ordine e grado, alle università e a tutta la cittadinanza. Perciò sentiamo particolarmente vicine tutte le ricerche e le sperimentazioni che in questi anni si stanno facendo intorno al concetto di science capital e alle metodologie che ne derivano. Ma non solo: siamo orgogliosi, nel nostro piccolo, di averle persino anticipate.

Buona lettura. 

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